“Dicevamo? Neril è il protagonista?”
“Rinunciaci, non basta una birra per farmi cantare.”
“Ok, quindi la Leggenda ha avrà ancora molto da dire.”
“Puoi scommetterci.”
“A quando una pubblicazione ufficiale? Ormai i lettori
sono tantini per un romanzo inedito.”
“Non dipende da me. Ho avuto tante proposte, ma
nessuna che al momento motivi tale scelta.”
“Soldi intendi?”
“Anche, ma non solo. Pubblicherei il primo romanzo
della saga gratis, solo per pura soddisfazione personale. Peccato che gli
editori disposti a farlo (e che ne sono stati parecchi), vogliono di più. La
soddisfazione personale è una cosa, lavorare gratis è un’altra. Non voglio
entrare nei dettagli, diciamo che per ora non ho trovato un editore che mi
abbia proposto un contratto interessante.”
“Un vero peccato. Cosa ti motiva quindi a continuare a
scrivere?”
“Passione. E rispetto per i Lettori. Non posso certo
lasciarli così, a metà storia.”
“Non è da tutti… Io, da lettore lo apprezzo molto.
Sarebbe come guardare una serie tv e scoprire che non c’è il finale dopo aver
comprato tutte le serie precedenti. Poi la Leggenda ha un qualcosa di nuovo.
Qualcosa che fin’ora non c’era.
“Trovi?”
“Io penso di si. All’inizio sembra un romanzo fantasy
come tanti, ma il mondo che hai creato poi si rivela così strano che
effettivamente non sembra più un fantasy.”
“Strano?”
“Intendo che non è il solito fantasy. Ho trovato un
po’ di tutto, dal classico al moderno. Un miscuglio che per quanto strano
funziona.”
“Beh, ti ringrazio. Curiosità, dove sei arrivato nella
lettura?”
“Sto finendo il quarto libro.”
“Eeee?”
“Vuoi sapere se mi piace vero? Ma com’è che sei tu a
fare le domande adesso?”
“Semplice, perché voglio sapere chi ho davanti. Quindi
domanda trabocchetto.
Se la centri continui tu. Se no rispondi alle mie
domande.”
SPOILER
“Ok, l’hai letto veramente. Continua pure.”
“E’ la prima volta che devo fare un esame per fare
un’intervista. In ogni caso, per rispondere alla tua domanda. Mi piace. Devo
dire che la storia si evolve un po’ lentamente, ma la lettura è piacevole. Come
pensano in tanti il tuo metodo di impaginazione è tanto odioso quanto geniale.
Come mai questa scelta di fare capitoli così brevi?”
“La gente non ama leggere, così dicono. Il tempo è
poco e questa SCUSA è uno dei motivi perché i libri restano sugli scaffali.
Così ho deciso di provare a fare capitoli brevi che possano intrattenere anche
solo per 5 minuti. Cinque minuti li trovano tutti. Alternare i capitoli mi
serve sia per far evolvere più trame contemporaneamente che a mantenere alto
l’interesse. In pratica ogni capitolo lascia qualcosina in sospeso che dovrebbe
invogliare la lettura. Il motivo della lunghezza fa in modo
che il Lettore trovi ancora 5 minuti per andare avanti.”
“Un metodo che funziona, devo ammetterlo. Almeno con
me ha funzionato. Ma gestire così tante trame non è difficile?”
“Non immagini quanto. Fortunatamente più la trama
prosegue e più semplice diventa il tutto.”
“Ora, una domanda che devo farti. In quattro libri che
ho letto ho trovato una quantità di eventi, di personaggi a dir poco fuori
misura. Sembra a volte che la trama sia talmente vasta che difficilmente possa
portare a qualche parte. In realtà più di una volta le mini-trame si incrociano
in modo a dir poco inaspettato. Ad esempio durante la fuga nella cascata del
Diavolo.”
“Attento a ciò che scrivi, non spoilare troppo…”
“Tranquillo, dicevo… la trama quindi è già scritta in
modo che tutti gli eventi si incastrino alla perfezione, suppongo.”
“Supponi male.”
“Cosa vuoi dire?”
“Voglio dire che la trama si evolve da sola. Io non so
bene cosa succederà quando mi metto a scrivere.”
“Quindi è tutto un caso?”
“Non credo. Nel senso che i personaggi sanno cosa fare.
E quando lo fanno tutto va magicamente a posto. Come se la storia fosse già
scritta. Sembra una pazzia ma è la verità.”
“Mi stai dicendo che non sai come finirà il tuo
romanzo?”
“Assolutamente si. Non ne ho idea. So solo che finirà
come deve finire. E che finirà senza lasciare buchi nella storia. Se ci saranno
buchi saranno motivati anche quelli.”
“Sai che con questa affermazione potresti perdere
molti lettori?”
“Spero di no. Anche perché la saga verrà portata a
termine, è già praticamente finita. Tutto il tempo verrà impiegato per una
stesura più accurata, cosa che effettivamente mi occupa la maggior parte del
mio tempo.”
“Sembri molto fiducioso.”
“Lo sono perché i Lettori sono soddisfatti della
Leggenda. Perché sono sempre di più e questo significa che il passaparola che
si sta generando è del genere positivo. Se quello che ho scritto fin’ora piace,
quello che scriverò dopo non potrà che essere migliore. Si diventa più bravi
con la pratica, sbaglio?”
“In teoria si. In pratica molte saghe promettenti
finiscono malissimo. Non vorrei che la Leggenda facesse quella fine.”
“Lo spero anch’io. Chi vivrà vedrà… anzi leggerà.”
“Dicevi che Rapture è il libro che preferisci.
Motivo?”
“E’ quello scritto meglio. Dal mio punto di vista
ovviamente. Senza contare la trama. Unico rammarico è che non sia mia.”
“Verrà mai pubblicato?”
“La 2k non mi ha ancora contattato. Le speranze ci
sono, ma non ci conto. In ogni caso, cmq vada sono contento di averlo scritto.”
“Tra i tanti scritti ho notato Incazzatissimo Me,
Diavolo di un commesso e Noi che… Tutti nati in pochissimo tempo. Come mai non
ti concentri solo su un genere?”
“Io scrivo, non scelgo mai cosa scrivere. Sembra
strano ma quando mi metto alla tastiera non so mai cosa riempirà il foglio.
Certe volte mi viene un’idea e provo a metter giù due righe. Quando smetto mi
trovo 10 pagine. Quindi questi libriccini sono nati per caso e si vede. Non
sono curati, scritti in fretta e furia. Quasi tutti scritti in circa 10 giorni,
non puntano certo alla perfezione. Diciamo che sono un intrattenimento per i
lavori grossi. Tuttavia Incazzatissimo Me e Noi che sono stati apprezzati.”
“Il commesso?”
“Il commesso no. Un flop per ora. Peccato, a me
piaceva. Lo trovo divertente.”
“Ho letto Incazzatissimo Me. E’ un po’ cattivello.”
“Dovresti leggere il seguito…”
“Il seguito? C’è un seguito?”
“NO. O meglio, si. Ma non lo pubblicherò. Chi l’ha
letto lo ha trovato troppo cattivo. Così non ci sarà un seguito a meno di una
revisione drastica che al momento non ho intenzione di fare.”
“Accidenti, ma scrivi un sacco.”
“E quello che scrivo non è nemmeno un decimo di quello
che ho in testa…”
“Il prossimo libro? Si può sapere?”
“Una raccolta di racconti brevi. Un libro molto
particolare devo ammettere.”
“Puoi dirmi di più?”
“Beh, posso farti leggere un racconto, ma niente
spoiler. Solo un parere.”
“Ok. Lo leggo subito?”
“Se vuoi.”
“Dammi 5 minuti allora.”