martedì 30 luglio 2019

Entro fine anno il 17

Anzi, direi moolto mooooolto prima.
E si, ho terminato 200 pagine di revisione finale, così a occhio e croce ne mancano altrettante.
Se Silvia tiene questo ritmo forsennato, ci sono ottime probabilità di stabilire un record assoluto in termini di pubblicazione.
Io incrocio le dita.
Intanto penso al finale che è tanto assurdo quanto intrigante (almeno per me).
Vi informo che siamo giunti al dodicesimo libro gratuito su amazon, e che continuerò a regalare libri finchè posso.
Ad Agosto prevista quache altra sorpresa, per farvi leggere anche sotto l'ombrellone.

venerdì 26 luglio 2019

Analizzando le critiche

In attesa della revisione del 17esimo mi sono concesso del tempo per rileggere le critiche ricevute.
Poche ma ci sono, ed è giusto prenderne atto.
Provo per l'ennesima volta ad analizzarle con calma.
La critica più fastidiosa (per me ovviamente) è la segnalazione di errori ortografici, soprattutto nella prima saga.
Ci sono, vero, eppure ho tentato e sto tentando da sempre di eliminarli. In parte sono sviste, in parte una tastiera che ha macinato qualcosa come un paio di miliardi di battute (e che deve durare ancora un libro), ma soprattutto la colpa principale è il formato del file originale.
Sono trascorsi anni, cambiati i sw, e con essi i formati di formattazione. Pochi sanno che i formati del file in seguito vengono convertiti per la trasposizione su kindle, e che queste conversioni creano pastrugni di ogni genere.
Ovviamente c'è anche del mio, non sono una macchina, e l'errore (casuale, involontario, o per mia mancanza) c'è. Le oltre 10 edizioni della prima saga dimostrano che lo scopo è migliorare e correggere di continuo. Di fatto tutti hanno notato che questi errori tendono a diminuire man mano che la saga procede. Merito di Silvia che corregge i miei strafalcioni, e anche mio che imparo a fare le cose meglio.
Un'altra critica ricevuta è la diversa 'bravura' (non so come chiamarla) percepibile dal primo all'ultimo libro. Beh ragazzi, come ho scritto prima... imparo. Lentamente e mai abbastanza, ma imparo. Quella che per molti è una critica per me è invece un successo. Vuol dire che ad ogni romanzo supero i miei limiti (spero in meglio).
Poi ci sono le critiche strane. Quella che meno comprendo (davvero) è chi si lamenta dei riferimenti a volte palesi ad altre opere di qualunque genere si tratti. Sono senza fantasia? mmm non credo.
I riferimenti sono voluti, sempre. Ho fatto salti mortali per infilare dentro di tutto nella trama, ho letteralmente riempito le pagine di citazioni di ogni tipo con lo scopo di creare qualcosa di nuovo e a costo di sembrare sfacciato, penso di esserci riuscito. Io VOLEVO che la Leggenda fosse piena di Leggende e tutto il resto.
C'è chi si lamenta delle scelte tipografiche. 'Fastidiosissimo il maiuscolo per urlare'.
E pensa te che l'ho fatto apposta. URLARE in maiuscolo, così come le emoticon (non ho osato tanto, ma è per fare un esempio) è diventato un nuovo modo di scrivere. Lo fate sui forum, lo fate con i messaggi... E' realtà. Perchè non adeguarmi a questo nuovo metodo di scrittura? Perchè non è quello che trovate in un classico libro? Perchè ho osato violare regole scritte secoli fa?
Nella Leggenda ho osato spesso, ogni volta che potevo a dirla tutta. Volevo qualcosa di nuovo, di attuale, e se non piace ai lettori navigati... beh... spiacente, la Leggenda allora non fa per voi. Solo io il primo a dirvelo, consigliandovi altri libri. Gli stessi che sono tutti uguali come trame e contenuti, stile e punteggiatura. Non ho scritto la Leggenda perchè fosse come gli altri libri, anzi, proprio il contrario. Piace o non piace, ma non me ne pento, è esattamente come volevo che fosse.
Il mio scopo non era certo quello di scatenare un putiferio per un maiuscolo. La Leggenda è scritta per giovani alle prime letture, e i giovani USANO IL MAIUSCOLO!
E considerando che è per giovani, i dialoghi stessi (soprattutto nei primi volumi) non possono essere necessariamente troppo complessi o scoraggerei la lettura. Lo scopo è proprio il contrario, incentivarla al massimo e molte sono le tecniche che ho usato per raggiungere questo scopo.
Come avrete notato, più si va avanti nella lettura e meno puerili diventano i dialoghi. Avvicino, restando nel semplice e scorrevole, i lettori piano piano sia a leggere che a pensare.
E credo di aver fatto centro anche in questo caso, visto che raramente interrompono la saga e arrivano alla fine, libro dopo libro. Sedici libri io lo vedo come un successo, quindi invito i lettori più esigenti a provare a comprendere questo punto di vista.
Tralascio le critiche sul prezzo e sulla copertina. Sappiate che sto lavorano anche su quegli aspetti.
Non tralascio invece le critiche pervenute riguardo le citazioni religiose contenute nel 15 e 16.
Sono palesi e a qualcuno non vanno giù, forse perchè ho OSATO (urlo) toccare una parte della mitologia (quella è, fatevene una ragione e non una religione) che alcuni reputano intoccabile.
Fatemi capire... se cito Zeus o Quetzalcóatl tutto va bene. Eppure sono divinità pure quelle. Se cito Sheva o Odino va bene. Eppure sono divinità pure quelle. Se PER VOI non esistono quindi va bene e tutto è concesso? Non funziona così, spiacente. Forse è il caso di prenderle solo per quello che sono, ovvero citazioni.
Chiudo con le critiche con un autocritica. Vorrei riscrivere il primo romanzo e parti del secondo.
Da zero. Qualcosa che ho sempre voluto fare ma che non ho mai fatto e che ho deciso di non fare.
La Leggenda cresce con me e con voi, e lo stile acerbo che matura pian piano fa parte di questa storia. Possiamo apprezzarlo entrambi.

Non volevo fare polemica, solo motivare (spero una volta per tutte) che leggo le critiche e le analizzo, poi decido cosa fare. Ho sempre dato ascolto a chi critica in modo costruttivo e lo farò per il tempo che resta.

Alla prossima con novità sul 17 (spero).












mercoledì 24 luglio 2019

Un nuovo Ross - Rosy di Noia -

Difficile stupirmi, lo sapete. Così come sapete che ho sempre dato spazio qui dentro a chiunque dimostrasse doti artistiche fuori dalla norma, indipendentemente dal campo di appartenenza.
Qualche giorno fa ho avuto modo di incontrare un altro Ross. Per chi non lo sapesse Ross (o Rossax) è un personaggio della Leggenda. Un disegnatore, anzi IL disegnatore. Un artista dal talento smisurato, tanto bravo con i pennelli, colori e matite che le sue opere sembrano vere. Diventano vere.
Trovare un Ross nel mondo reale è cosa ardua, eppure lo incrociavo senza saperlo tutti i giorni da praticamente una vita. Uno scambio di parole, i soliti argomenti di cui parlano gli aspiranti artisti, per arrivare a incuriosirmi a tal punto da visitare il suo sito.
Rosy disegna a matita... preferisce il bianco e nero... ritrattista, fotografa... ma è tutta passione, ritagli nel tempo libero, come la mia quando mi butto sulla tastiera. E il tempo è poco per tutti, le passioni vanno e vengono, non c'è mai tempo o l'occasione o i mezzi per superare certi limiti e migliorarsi. Ma cosa accadrebbe se le passioni durassero anni? Decenni? Se non si molla il colpo? Se lo si fa per soddisfazione personale?
Ve lo dico io.
Accade questo.





Dalla matita ai colori, dal carbonicino alla china... Rosy e Ross. Quasi identico il nome, quasi identica la passione, quasi identico il talento.
Sembrano veri. Provate a allontanarvi dal monitor di qualche passo e guardate il ritratto o la farfalla.
Siamo ben oltre la bravura.
Per questo motivo sono ben felice di affiliare il suo sito ai siti amici. Lo troverete linkato qui a destra da qualche parte, e sicuramente qui sotto. Un giro è d'obbligo, pieno zeppo di disegni di questo livello, ma anche foto e reportage ispiratissimi.



Ora sapete anche a chi concedo spazio qui dentro. Questo è il livello dove il talento è indubbio, frutto di tempo, sacrifici, costanza e studio. Come sempre darò spazio a chiunque reputi talentuoso.
E chissà forse un giorno la Leggenda avrà qualche illustrazione, un copertina, o chissà cos'altro frutto delle mani di qualche Ross.






sabato 13 luglio 2019

Audiolibro? Dipende... Avete una bella voce?

Io no, e anche se avessi un'ugola d'oro non sarei in grado di leggere come di deve.
Ho pensato a creare un audiolibro oltre un decennio fa, quando gli ebook erano sconosciuti ai più.
Nel nostro paese arriva tutto dopo decenni, colpa in gran parte tutta nostra, intendo di noi italiani.
Siamo indietro con la testa e arriviamo tutti troppo tardi.
Basti pensare a internet, oggi lo usate tutti, ma nel '90 sebbene già ben presente, il 90% degli italiani non sapevano manco pronunciarlo. Stessa cosa con i negozi on-line. Tutti oggi usano amazon, ma con 10 anni o più di ritardo rispetto al resto del mondo.
Lo stesso accade con i pagamenti con il cellulare, la domotica, realtà virtuale... insomma con tutto noi siamo sempre indietro anni luce.
Lo stesso quindi anche con gli audiolibri, che nel resto del mondo usa dai primi anni 80, registrati su cassetta.
Ora ognuno può creare da solo un audiolibro usando il telefono che ha in tasca, e sebbene sia cosa che 10 anni fa sarebbe stata fantascienza pura, oggi gli audiolibri sono merce rarissima.
Stanno crescendo, lo so, ma come dicevo non basta saper leggere e avere un cellulare che registra.
Bisogna SAPER leggere (interpretare come un doppiatore) e avere una bella voce.
Quindi, se vi reputate in grado beh, mandatemi un file con un capitolo letto e pubblichiamo insieme.
Non avendo casa editrice alle spalle, tutto il resto dipende da me e da chi mi da una mano.
Forse un giorno... chissà...

venerdì 12 luglio 2019

Salier

Appena letta una recensione che mi ha un pò sorpreso.
Parla di Salier, il folletto della buona sorte.
Come sia nato quel personaggio meriterebbe diverse pagine, ma posso rivelarvi qualche segreto.
E' nato volutamente 'stordito'  con l'intento di dare respiro al Lettore e alleggerire la trama di quel tanto che basta per consentire qualche sorriso.
In realtà Salier si è rivelato, con mia sorpresa, ben più che una comparsa ma un vero protagonista.
Un pò come lo è stato a suo modo il primo Salier, con cui condivide il nome e l'arte.
Il primo doveva essere un alter ego di Lupin III, un ladro gentiluomo con un carattere molto simile a quello dei cartoni animati. In qualche modo lo è davvero, in molti hanno segnalato la somiglianza (voluta, come è voluta quella di quasi tutti i personaggi della saga). Il secondo Salier doveva essere molto simile al primo, in qualche modo lo è (è un pò uno spaccone egocentrico) ma si è rivelato ben più di questo. Ha preso vita e devo dire che scrivere le sue stramberie è stata una delle parti più divertenti di tutto il romanzo. Non sapevo nemmeno io cosa avrebbe detto o fatto, alla fine mi sono affezionato e ho scoperto che sotto quel cappuccio e ai suoi modi vi era un eroe sotto molti aspetti.
Vi anticipo che nel 17 Salier ci regalerà ancora qualcosa.

A proposito del 17, vado avanti e ho avuto una rivelazione. Bella e brutta alla stesso tempo.
Aspetto il responso di Silvia prima di parlarvene, che ha già per le mani oltre 200 pagine di bozza da correggere.

lunedì 8 luglio 2019

Il libro 17 della Leggenda? SI FA!

E si, avete letto bene. Si fa davvero! Sto rileggendo e correggendo la bozza scritta di getto, non senza perplessità iniziale. E' strana forte, ma ci sta. Anzi, mi piace proprio.
Mi piace a tal punto da sbilanciarmi nel dire che se solo 2 mesi fa avrei accantonato la Leggenda in attesa del vostro riscontro, oggi decido di punto in bianco di scrivere in ogni caso il 17 volume della saga. Contro ogni abitudine infatti sto rileggendo prima di terminare la bozza, con lo scopo di verificare se mi sto dimenticando qualcosa. I punti lasciati aperti sono tanti, solo un paio a mio avviso importanti, ma un'infinità di particolari che vorrei chiudere o almeno spiegare.
Come sempre sono DETTAGLI che non credo vengano nemmeno colti in toto, ma ci tengo a sistemare il più possibile.
Ora vediamo un pò come proseguire, Silvia è all'opera.
Io intanto devo trovare il tempo anche per una revisione velocissima del 15-16 con l'aggiunta dei vostri commenti.
Tanto da fare...