Notizie brutte e notizie belle

 Come spesso accade quando il mondo reale ti delude ci si rifugia in un mondo immaginario. Il mondo reale può essere davvero duro a volte. Così sono tornato nel mio, quello di fantasia, e ho scritto per distrarmi un poco. Il risultato sono 4 ore di scrittura frenetica, quasi compulsiva, tutte concentrate nella continuazione del quinto racconto. Ho appena terminato e non ho ancora riletto nulla, ma credo di aver realizzato una delle parti più belle presenti in tutta la Leggenda. Va rifinito, va corretto, va persino concluso a dovere, ma la parte più bella credo di averla completata. Sono decisamente soddisfatto, qualcosa che non capitava da tempo. Di solito i risultati migliori li ottengo quando non sono proprio io a scrivere, ma quando sono io a descrivere cosa sta accadendo ai protagonisti. Non vedo l'ora di concluderlo e rileggerlo, ma non oggi. Il rischio di trasformare una passione in un ossessione è sottile. Troppo sottile.

Il tesoro in copertina è stato trovato! (SPOILER! PER CHI NON HA LETTO IL LIBRO)

 Ragazzi mi stupisco di quanto tempo ci sia voluto per comprendere appieno la copertina della Leggenda dei Tesoro Maledetto! La trovate qui di fianco, come post in evidenza (credo) ed è piena di riferimenti ai contenuti sia reali che fantasiosi presenti nel romanzo. MATTIA ha compreso per primo che quasi tutto è una 'citazione'! BRAVISSIMO!

SPOILER! SE NON AVETE LETTO IL ROMANZO MEGLIO NON PROSEGUIRE OLTRE!

Cosa contiene dunque la copertina? Indubbiamente è una raffigurazione di una vecchia pergamena, ma analizzandola bene si scopre che è una mappa nautica. l'Isola sulla sinistra è ovviamente Oak Island, quella vera e presente nel romanzo, ma è posizionata in modo volutamente scorretto esattamente come lo è quella presente in un romanzo antico (citato tra le pagine tra l'altro). Sulla sinistra un veliero, un galeone che fa pensare alla pirateria, e fin qui nulla di strano (in reatà era presente il nome della nave, ma risulta completamente illeggibile, anzi inesistente). La croce è un riferimento alla Croce di Nolan, tra l'altro presente anche nella cartina nautica (oltre che nella realtà) e somiglia sia a una croce religiosa, che a una spada dalle linee inusuali. Non è tutto, ci sono delle decorazioni nella parte inferiore, delle lineette che rappresentano i livelli presenti nel pozzo del tesoro, in fondo ovviamente l'immancabile X che segnala l'ubicazione (Del pozzo? Della croce di Nolad? Del tesoro?). La parte superiore della croce è circondata da una specie di aurea, che può essere vista come aura mistica, ma che potrebbe ricordare, sempre con la dovuta fantasia, la chioma di un albero stilizzato, ovvero la quercia sotto la quale è stato ritrovato il pozzo. Vi è un'ultimo dettaglio, i simboli strani che sono scritti come sfondo e che fanno parte del codice cifrato trovato in più occasioni durante la ricerca (sia di fantasia che di realtà).

Tutto sbattuto in prima pagina, eppure celato ai più. Un piccolo divertimento che mi sono concesso durante la realizzazione, e che spero sia apprezzato. 

Il quinto racconto procede

 Un breve aggiornamento, dopo un perido di stallo ho trovato finalmente il tempo e la voglia di ritornare alla tastiera. Un inizio incerto come pochi ha reso la stesura difficoltosa, ma tra ieri e oggi ho fatto progressi davvero notevoli. L'intreccio di questo racconto si sta dipanando e direi che sono a un passo dall'epilogo di questa parte di storia. Un epilogo che dovrà essere avvincente e convincente più di altri racconti, in quanto svelerà una parte importante del vissuto di Neril. L'ennesimo nemico da sconfiggere per un'evoluzione del protagonista che sembra essere destinato ad avventure infinite. Un mesetto ancora dovrebbe essere sufficiente per completare questa parte, sempre sotto forma di bozza. Lavoro impegnativo ma come vi ho più volte annunciato è imperativo procedere con la massima attenzione. Quante pagine mancano? Non lo so. Quante sono state scritte? Troppe in base al previsto, eppure poche allo stesso tempo. Quando uscirà questo nuovo romanzo? Ragazzi, credetemi, non ne ho la più pallida idea.