venerdì 12 luglio 2024

Audiable, storytell, podcast, spotify e audiolibri?

 Sempre con la testa impegnata in ogni cosa ho avuto modo di informarmi su piattaforme digitali che promettono faville a tutti, dai utilizzatori ad autori. Il progetto audiolibro è sempre li, in qualcosa che prima o poi verrà alla luce, e stavo pensando di finanziarlo a puntate. Ovvero fare in modo che (pur non guadagnandoci un soldo) si possa creare grazie ad ascoltatori di servizi famosi a cui molti Lettori sono già abbonati (quindi a costo zero).

Tempo a parte per creare qualcosa del genere, il problema è... che tutti i servizi esistenti sono sovraaffollati di contentuti di ogni tipo. E tra questi spiccano, manco a dirlo, chi domina il mondo dell'informazione e intrattenimento da sempre. Case editrici famose, radio, personaggi famosi, influencer di ogni tipo monopolizzano ANCHE questi canali di distribuzione. Il che ci riporta a un mondo antecedente al 2000 dove riuscire a farsi notare era impossibile se non rivolgendosi a colossi dei mass media sottostando alle loro regole.

Un pò come è accaduto su Kindle, nei primi anni a pubblicare erano la maggior parte autori indipendenti che non si aspettavano un gran che, poi ha preso piede e si sono buttati dentro tutti abbassando la qualità dei contentuti in modo devastante e perdendo quindi la fiducia dei lettori, e infine sono entrati a gamba tesa le case editrici che non si fanno problemi a intasare ogni canale con pubblicità a martello per promuovere ogni cosa vogliano vendere. Possibilità di emergere quindi praticamente nulle a patto di non investire tempo e soldi facendo la stessa cosa (e incrociare le dita).

Semplicemente dovrebbero essere dei canali dedicati a chi non è del settore e lo fa per solo divertimento. Se poi diventa famoso spostarsi su un canale dedicato (e il numero di visualizzazioni, follower o mi piace potrebbe rendere tutto questo automatico e a pagamento).

 Ho tentato di capirci qualcosa e creare dei podcast con lo scopo sopracitato e il risultato è che non ne vale la pena. In nessun modo credetemi è solo un gigantesca perdita di tempo. A patto di non investire cifre folli nella speranza di ottenere un pelo di visibiltà per qualche ora. E ve lo dice uno che non parte proprio da zero e che ha un suo piccolo pubblico affezionato. Quindi per ora... no non ci saranno audiolibri ne podcast, e considerando cosa offrono queste piattaforme come contentuti forse è meglio così.


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