Non sono mai stato in una fiera 'Nerd' tipo Lucca Comics. Un pò perchè sono lontane da dove vivo, un pò perchè sono forse un 'Nerd' non troppo 'Nerd' (abuso di questa parola, ma non è dispragiativa ne intendo offendere nessuno), un pò perchè oggi mi reputo troppo vecchio per entrare in un mondo e viverlo come andrebbe vissuto, o come vorrei viverlo. Oggi però sono andato in una fiera del genere, e sono rimasto sbalordito di quante 'paranoie' inutili mi sono fatto per anni. Persone di ogni età con la stessa passione, vestite da personaggi immaginari di ogni tipo, provenienti da universi di fantasia facenti parte di epoche completamente diverse. Quindi suppongo che noi 'Nerd' siamo sempre esistiti, ma solo oggi possiamo essere liberi di mostrare le nostra 'follia' al mondo intero senza il timore di essere classificati come dei pazzi fuori di testa, eterni Peter Pan, o alienati della peggior specie. Discorso strano che non molti di voi capiranno appieno, ma credetemi se vi dico che solo 10-15 anni fa gironozolare in costume come a Carnevale sarebbe stato qualcosa di socialmente non accettato. Mi sono divertito pur essendo solo uno spettatore, e rimpiangendo non poco di non far parte dello spettacolo.
Venendo al titolo del post mi sono imbattuto in qualche aspirante scrittore che promuoveva il suo lavoro. Tutto inizia da un 'Ti piace leggere?' per conoscere Mauro Gastone Sala. 'Io preferisco scrivere.' rispondo lasciandolo un pò a bocca aperta. Forse è strano ricevere questa risposta. Due parole contate, uno sguardo al suo libro 'Il complotto del sole nero', gli consiglio il mio libro. Solo perchè volevo regalare (gratis lo sapete che regalo ogni volta che posso) un romanzo da autore ad autore. Spero il messaggio sia passato, perchè l'intento era quello, non certo 'leggi qualcosa di serio'. Se mi conoscete sapete che non mi rapporto così. Poi mi dileguo quando avrei voluto parlare con lui ancora, ma sono dentro da 3 secondi e voglio vedere tutto. Dalla gente che c'è non è cosa scontata riuscirvi.
Troppo da vedere, troppe cose, troppa gente. Mi ritrovo a osservare un'altra bancarella, dove questa volta ci sono ben TRE scrittrici. Phedre Banshee, Azzurra Pasquali e Julie A. Evans che insieme mi accalappiano al primo tentennamento per mostrarmi il frutto delle loro fatiche. 'Quanti autori in questa fiera. Siamo tutti qui?' dico. 'Sei un autore?' Altra espressione perplessa.
Lo sono? Beh, si. Penso di si. Forse non ci crede? Non sembro un'autore? O forse non sa cosa dire per non dirmi che non mi conosce? Nemmeno io le conosco, io non sono nessuno alla fine. Imbarazzo. Mi dileguo in fretta con un volantino in mano, troppo da vedere, poco tempo. Ne voglio rubare loro la possibilità di promuovere il loro lavoro sprecando il loro tempo per chiacchiere da 'autore ad autore'.
Trovo altri autori, prendo i loro volantini, curioso in giro ma non apro più bocca. Non so davvero se faccio bene o meno a rivelarmi come autore. Mi lascio sfuggire da qualche parte che scrivo qualcosa, e trovo un tizio che mi dice.
"Scrivono tutti. Ma hai scritto un libro?"
"Si, ma per diletto."
"Genere?"
"Fantasy, perlopiù."
Ricevo una faccia che mi fa un pò incazzare.
"Io sono al mio terzo libro." dice orgoglioso "Lo trovi anche su amazon."
Mi dice il titolo e io subito lo cerco per curiosità autentica.
"Anche il mio è su Amazon, puoi scaricarlo gratis se vuoi."
"Si, su amazon c'è tutto ormai."
Io guardo il suo libro (che vorrei dirvi ma che non dico per correttezza), e sorrido.
"Si, proprio vero. Comunque se ti va cerca la Leggenda dei Sette Sigilli."
Cambia faccia. Non tanto. Un pò.
"L'ho già sentito..." dice mentre cerca.
Mi attardo un attimo appena solo per vedere di striscio la sua espressione. Poi saluto e mi dileguo in fretta.
Non sono nessuno, non era mia intenzione gonfiarmi come un palloncino quando sai di essere un pelino più avanti, ma secondo me ad alcune persone bisogna ricordare che forse c'è un modo più corretto per rapportarsi con gli altri. E che forse chi hai davanti, pur essendo uno sconosciuto, può essere un nessuno meno nessuno di te.
Forse il motivo per cui non mi sono mai confrontato con altri autori è questa supponenza che sembra circondarli tutti. Me ne sono sempre stato in disparte, convinto (e ancor oggi lo sono) di non fare parte di quel mondo. Mai mi sono considerato un scrittore 'vero', oggi forse ancor meno di un tempo.
Strano post vero? Sia CHIARO non voglio criticare questi autori, anzi! Li ammiro perchè credono in ciò che fanno cosi tanto da investire soldi, tempo, e ci mettono pure la faccia cercando di promuovere i loro sogni in modi che io ho sempre scartato probabilmente non sentendomi all'altezza.
Sono stato invitato al Salone del Libro di Torino un secolo fa, e pensate un pò... ho dato buca. Lo farei ancora oggi, non sono uno scrittore. Uno scrittore, uno VERO, non scrive solo per passione, ma per lavoro. E scrivere, per quanto mi piaccia, non è il mio lavoro.
Faccio ciò che posso per aiutare questi 'colleghi' sognatori, e vi invito a curiosare sul web. Non so cosa scrivono, come scrivono ne posso garantire per loro. Mi fa piacere farlo, perchè tra i tanti loro mi hanno ricordato quanto è importante CREDERE in ciò che si fa.
Chissà, forse se un giorno deciderò di sarò partecipare a una fiera, sarà anche per merito loro.
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